SENTIERO 380A VALLE DEL MENOTRE

Distanza: 15 km
Dislivello Salita: 170 m
Dislivello Discesa: 550 m
Tempo: 4-5 ore
Difficoltà: E

Il percorso parte dal paese di Rasiglia (sorgente Capovena), attraversa la strada SS319 Sellanese e prende il sentiero al di là del ponte, con il primo tratto in lieve salita.
Il sentiero prosegue ai piedi del monte, alla sinistra del fiume Menotre, poi al bivio prende a destra, lungo una carrareccia che porta alla strada asfaltata. Si prosegue a sinistra, dopo 100 mt attraverso il fiume su strada bianca in direzione Ascolano, passa nel paese e prosegue per il piccolo sentiero fino a Serrone.
Lasciato il fiume e la strada sulla destra, avanza dritto all’interno dell’abitato, con una piccola salita asfaltata, poi prosegue su una strada bianca che domina la vallata ed arriva a Casenove (tempo 1 ora). Superato il primo gruppo di case(la Spiazza), l’itinerario segue per pochi metri la strada Casenove – Acqua S.Stefano direzione Casenove e prima del ponticello, continua a sinistra su sentiero, lungo il canale della centrale idroelettrica, l’attraversa e sale nel bosco per continuare sul tracciato del nuovo acquedotto. All’altezza del paese di Leggiana, il percorso lascia l’acquedotto e prende la traccia di sentiero nel bosco fino a raggiungere il fosso della Smarta (seguendo l’itinerario 380 direzione Pale), svolta a destra e fatti 50 mt svolta a sinistra, (prima della chiesetta della Madonna del Sasso del XV sec.) (tempo 20 minuti)  e segue la carrozzabile fino a Scopoli (quota 520) (tempo 20 minuti).

Il percorso procede a destra, della Maestà e dopo pochi metri a sinistra, fino al castello di Scopoli, poi si attraversa il fiume e svolta a destra, continua sulla sponda sinistra del Menotre fino ad arrivare al parcheggio dell’Hotel Guesia di Ponte S.Lucia. Attraversata la SS77 e fatti circa 1000 metri, giunge, attraverso uno stretto sentiero, a Pale (485 mt slm) (tempo 1 ora). Passa all’interno del castello, scende ripidamente su tratti di scalini e sentiero scavato nel travertino, oltrepassa avanti a vecchie cartiere e cascate fino a raggiungere Belfiore con l’ultimo tratto su asfalto(tempo 45 minuti).

Per raggiungere la foce del fiume Menotre si prosegue il tracciato del CFM (Cammino di Francesco della Marca) che passa esternamente all'abitato di Belfiore e segue via Borgaccio, via Fondo di Colle e poi via dei Frantoi  fino ad arrivare a Vescia. Si attraversa la vecchia Flaminia, si passa avanti alle poste per oltrepassare il passaggio a livello della ferrovia, si attraversa il piccolo borgo di Scanzano e giunti al fiume Topino, si segue l'argine sinistro fino ad arrivare alla foce del fiume Menotre (tempo 1 ora). 


Da vedere.
A Rasiglia il Castello(Roccha Rosilie)ora all'interno delle mura c'è il cimitero del paese, la Chiesa di S.Pietro e Paolo, il Santuario della Madonna delle Grazie (datato 1450,1 km direzione Sellano), le sorgenti del Menotre, il presepe vivente.
A Serrone  i ruderi del Castello(S.Felice), affresco raffigurante la Madonna di Loreto nel portico di una casa accanto alla Chiesa del paese.
A Scopoli il Castello di Scopoli e la Chiesa di S.Vitale.
A Pale il Castello, le Grotte, Chiesa di S.Biagio, i ruderi S.S.Trinità, i resti delle famose cartiere che crearono la carta per la prima stampa della Divina Commedia a Foligno, l'Eremo di S.Maria Giacobbe protetto in un incavo tra le rocce del Sasso di Pale (Eremo risalente prima del 1296, lunghezza percorso a/r 1,5 km dislivello 150 mt ) .  
A Belfiore la Chiesa di S.Niccolò.

Notizie del Menotre.
La valle del Menotre è stata da sempre luogo di passaggio dall'antichità ad oggi, era utilizzata per collegare i santuari di Loreto di Assisi e di Cascia. Nella valle sono passati scrittori, pellegrini, eserciti, gente illustre e gente comune diretti o provenienti dalla costa Adriatica.
Il paesaggio di questa zona Umbra è segnato dal passaggio del fiume Menotre, affluente del Topino che a sua volta fa parte del bacino idrografico Tirrenico. Il nome Menotre indica il corso d'acqua in corrispondenza della località Molini di Orsano. A monte tale fiume è denominato il Rio e raccoglie le acque dei fossi: Favuella, Cerri, Tana, Catacombe, Terne, Carbonaia, Terminaia. Il corso del fiume bagna 4 comuni: Campello sul Clitunno, Sellano, Trevi e Foligno su un percorso lungo 28 km circa. Le sorgenti di maggior portata si trovano a Rasiglia: Capo Vena alimenta il paese di Rasiglia e aumenta la portata del fiume, Alza Bove viene convogliata per alimentare l'acquedotto Valle Umbra, la terza sorgente viene utilizzata per l'acquedotto che serve la zona di montagna. Dopo l'abitato di Rasiglia le acque del fiume sono utilizzate per l'irrigazione di campi ed orti, in passato il Menotre serviva come forza motrice per azionare molini, lanifici e antiche cartiere (famose dal Medioevo per la stampa della prima Divina Commedia), attualmente anche per alimentare alcune piccole centrali idroelettriche.
Le acque del Menotre, dopo aver bagnato i paesi di Rasiglia, Serrone, Casenove, Leggiana, Scopoli, Ponte S.Lucia e Pale, con una serie di salti formano le cascate dell'Altolina, poi raggiungono il paese di Belfiore e si gettano nel fiume Topino in località Scanzano.
Nel fiume vivono la trota Fario ed il gambero di fiume, in volo, lungo la valle, si possono avvistare la Poiana, il Gheppio e sempre più di rado il falco Pellegrino (a causa dell'antropizzazione del territorio), di notte si incontrano l'Allocco, la Civetta e il Barbagianni. Nella zona si possono incontrare anche dei mammiferi come: il Cinghiale, il Capriolo, il Tasso, l'Istrice, la Volpe, il Riccio, la Faina, lo Scoiattolo e da qualche anno è ritornato il Lupo. Si possono incontrare anche i rettili: la Vipera comune, il Colubro, di Esculadio, il Cervone, la Lucertola, il Rospo e il Ramarro. La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) nella zona descritta ha potuto osservare: l'Usignolo, il Martin pescatore, la Ballerina bianca, la Rondine, il Balestruccio, il Pettirosso, il Merlo, la Cinciarella, la Cinciallegra, la Passera d'Italia, il Cardellino,lo Scricciolo, il Fringuello, l'Upupa, il Codirosso, il Picchio muratore, il Cuculo, il Tordo, la Ghiandaia, lo Storno ecc.
Le montagne e le colline che circondano la valle sono prevalentemente ricoperte da alberi come la Roverella, il Cerro, il Carpino, il Frassino, l'Acero, il Nocciolo, il Ginepro, la Ginestra. Il Sasso di Pale è ricoperto da Leccio e Olivo, mentre lungo il corso del fiume c'è il Pioppo e il Salice.
(Notizie tratte da: "Pale, dall'Altolina al Sasso" T.Ravaglia, G.Filippucci, L.Gregori, S.Zafka  CAI sezione di Foligno).